venerdì 25 giugno 2010

Scene dal mio matrimonio

Nei luoghi pubblici ho la tendenza a familiarizzare con altre donne; ecco uno dei dialoghi possibili, tra una sconosciuta e me, mentre siamo in coda per due etti di prosciutto:
- Sei single?
- No, vivo con Hal 9000.
- E chi sarebbe?
- Hai presente 2001 Odissea nello spazio? E’ quello che veglia i disgraziati ibernati sull’astronave. Veglia nel senso di… funebre perché li ha fatti fuori tutti e tre. Ma che sarà mai. Come si dice: morto un papa se ne fa un altro. E, qui in Italia, i papi non mancano.
- In effetti. E fisicamente com'è?
- Eh, no, questo non te lo posso dire, è una questione di privacy! Guarda non se ne può veramente più di queste intrusioni nel privato della gente per bene, ecco.
- Scusa, non credevo fosse un segreto di stato.
- Ma certo che lo è. E’ come se io ti chiedessi se metti l’aglio nelle polpette alla mortadella. Sono scelte personali, su.
- Ah...
- Posso darti soltanto un'informazione: vivo con uno che ha la mania di tenere il climatizzatore in modalità freezer.
- Povera.
- Proprio. Mi infilo la tuta da sci tutte le volte che vado sulla banchisa polare a rifare il letto. Naturalmente, appena si corica, lui lo disfa in un secondo agitandosi tra le lenzuola e implorando: "Ti sei ricordata di comprare i ghiaccioli?"
- E tu?
- Io non sono in grado di rispondere perché ho la mascella inchiodata da una paresi.

domenica 20 giugno 2010

Dietro la porta di casa mia

Dietro la porta di casa mia c’è un orologio che segna l’ora inesatta. Ci sono fusa di passi felpati tra i cuscini dei divani e quadri di tinte accese per dimenticare le nebbie dell’inverno. Ci sono voci di ragazzi, oggetti sparpagliati. Dietro la porta di casa mia ci sono lacrime nascoste dentro vecchie borsette e risate appese all’attaccapanni. Ci sono cartoline nelle pagine dei libri e chiavi inservibili sul fondo dei cassetti. Dietro la porta di casa mia ci sono malinconie cacciate nelle tasche dei grembiuli e foto di allegrie incorniciate. Ci sono suole consunte di passi camminati e carte stradali con direzioni nuove da trovare. Dietro la porta di casa mia non c’è nulla di diverso da quello che si potrebbe trovare suonando un altro campanello, ci sono stanze di vita quotidiana, dove si fa di tutto per far sentire bene accolte le persone che arrivano, in modo che non abbiano fretta di andarsene via.