venerdì 26 febbraio 2010

Insegnanti da rottamare

Vedo in fondo al corridoio il bidello nuovo e lo chiamo:- Giuseppe, per favore hai tempo di farmi una fotocopia di questo documento? Ah, dovresti farmi un altro piacere, puoi riportare questo libro in biblioteca? E poi, un’ultima cosa, controlla se stamattina ho firmato sul registro delle presenze, non me lo ricordo. Non mi ricordo mai niente. Grazie Giuseppe.

Bambini, quando entra o esce dalla classe, mi raccomando, ricordatevi sempre di salutare Giuseppe.
-Maestra…
-Cosa c’è?
-Il bidello si chiama Antonio.

lunedì 15 febbraio 2010

Annuso l'aria

Questa mattina ho aperto una finestra e ho annusato l’aria buia, fitta di nebbia. Mi piace infilare la testa nel mattino e accorgermi che sto respirando. Lo so che è una cosa stupida, perché stavo respirando anche prima, eppure non ci faccio mai caso abbastanza.
Poi sono uscita a nutrire i randagi, senza giacca; lo faccio sempre, anche in pieno inverno. Mi piace allungare una carezza a quelle schiene all’erta mentre il freddo mi ricorda il piacere che provo nell’essere viva. Siamo in febbraio e in questi giorni c’è una ricorrenza importante per me. Però non so dire quale sia il giorno esatto perché detesto gli anniversari di scadenze obbligate, preferisco le scadenze più o meno, senza timbri che facciano fede.
Da piccola leggevo e rileggevo Alice nel paese delle meraviglie proprio per il non compleanno e l’orologiaio matto: personaggi stravaganti in un tempo pazzo e indefinito. Non è che la vita sia tanto diversa, e forse non fa male inseguire una lepre marzolina o la coda di uno stregatto.
Sorrido alla fortuna di essere qui, festeggio con pensieri grati un anniversario di febbraio senza cerchio sul giorno del calendario.

sabato 6 febbraio 2010

Il cobra non è un serpente

Sul canale National Geographic un tizio cerca di avere un rendez vous con una vipera del Gabon. Il demente si muove nella giungla vantandosi di non usare repellenti per gli insetti, potrebbero disturbare i serpenti.
L’appassionato di ofidi continua a rovistare tra i cespugli, ma senza esito. Decide perciò di tornare sul posto di notte, dato che al buio la pelle dei serpenti brilla. E pensare che di notte ci sono persone che escono per veder brillare le stelle, gente che sa vivere solo di banalità.
Comunque i serpenti non si fanno vedere, probabilmente stanno guardando Incantesimo. Salta fuori giusto un ragno grosso come un’antilope, però non se lo fila nessuno.
Improvvisamente si mette a piovere a scrosci. Che meraviglia. Il cretino avanza fradicio ed entusiasta in compagnia dei suoi bubboni; i tafani infatti l’hanno distrutto al grido di: pancia mia fatti capanna. Il disgraziato è talmente felice che ha dimenticato perfino l’ex fidanzata (lei l’ha lasciato per un postino che le recapitava plichi cantando “Il cobra non è un serpente”).
Ed eccola finalmente la vipera del Gabon! Ha il corpo grosso come la camera d’aria della ruota di un tir e la sua testa è uno skateboard. Il deficiente esulta:- Questo è il giorno più bello della mia vita.
Sprizza gioia da tutti i pori mentre fa schizzare il veleno del rettile in una specie di contenitore per le urine, si spera non usato. Poi, con la destrezza di Babbo Natale, mette la biscia XXL in un sacco e spiega ai rapiti telespettatori cosa si può darle da mangiare (nel caso ne uscisse una dal tombino davanti a casa nostra?). Apprendo che la vipera africana mangia ratti, scimmie e antilopi; i ragni no, le fanno troppo senso.
Spengo la TV e torno alle mie faccende domestiche, forte di queste nuove conoscenze. Ogni casalinga acculturata che si rispetti dovrebbe infatti conoscere a menadito tutti i particolari della fauna del Gabon.