Questa mattina ho aperto una finestra e ho annusato l’aria buia, fitta di nebbia. Mi piace infilare la testa nel mattino e accorgermi che sto respirando. Lo so che è una cosa stupida, perché stavo respirando anche prima, eppure non ci faccio mai caso abbastanza.
Poi sono uscita a nutrire i randagi, senza giacca; lo faccio sempre, anche in pieno inverno. Mi piace allungare una carezza a quelle schiene all’erta mentre il freddo mi ricorda il piacere che provo nell’essere viva. Siamo in febbraio e in questi giorni c’è una ricorrenza importante per me. Però non so dire quale sia il giorno esatto perché detesto gli anniversari di scadenze obbligate, preferisco le scadenze più o meno, senza timbri che facciano fede.
Da piccola leggevo e rileggevo Alice nel paese delle meraviglie proprio per il non compleanno e l’orologiaio matto: personaggi stravaganti in un tempo pazzo e indefinito. Non è che la vita sia tanto diversa, e forse non fa male inseguire una lepre marzolina o la coda di uno stregatto.
Sorrido alla fortuna di essere qui, festeggio con pensieri grati un anniversario di febbraio senza cerchio sul giorno del calendario.
Non credere che sia una cosa sciocca: ci sono migliaia di cose che facciamo senza rendercene conto, senza essere mentalmente presenti.
RispondiEliminaBuddha predicava la consapevolezza, e era qui che ci voleva portare. Anche attraverso l'inseguimento dello Stregatto
Ed io festeggio con te, sinceramente, pur non capendo perchè tu esca senza giacca. :)
RispondiEliminaAh che bella boccata d'ossigeno...una grattatina ai randagi.....
RispondiElimina